I vini toscani Gallo Nero
– tour del vino e degustazione di vini

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Gallo Nero

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Visita Greve in Chianti per cercare un luogo in cui soggiornare nella zona del vino Gallo Nero e Chianti Classico

Il Chianti Classico non è solo un’area vinicola!

Il Gallo Nero® è il marchio di fabbrica che garantisce la qualità di una vera bottiglia di vino Chianti. Per utilizzare l’etichetta "Gallo Nero", i fabbricatori di vino devono offrire il vino per un test di degustazione rigoroso. Sono disponibili sul mercato due tipi di vino Chianti Classico: normale e Riserva.

La tipologia normale è il Chianti Classico etichettato con il marchio "Gallo Nero" circondato da un bordo rosso.

La tipologia Riserva è etichettata con il marchio Gallo Nero circondato da un bordo dorato e viene prodotto utilizzando i grappoli d’uva migliori che, dopo minimo 27 mesi di stagionatura, conferiscono al vino un ulteriore sapore gradevole.

Cliccate qui per una carta della zona dei vini Gallo Nero.

Pieve di San Cresci di Sergio Ballini per vini Chianti Classico e Cabernet Franc

 

Il Chianti, ovvero il territorio che da secoli produce il vino Chianti Classico, è una parte di Toscana delimitata a nord dai dintorni di Firenze, a est dai Monti del Chianti, a sud dalla città di Siena, a ovest dalle vallate della Pesa e dell'Elsa, lungo le quali corre la superstrada del Palio. É questa una terra di antiche tradizioni, civilizzata in tempi remoti, prima dagli Etruschi - di cui esistono testimonianze proprio legate al mondo del vino - e poi dai Romani. In epoca medievale il Chianti fu terra di battaglie fra le città di Firenze e Siena e in quegli anni nacquero villaggi e badie, castelli e roccaforti, poi in parte trasformati in ville e residenze quando i tempi si fecero più tranquilli. Fu allora che ai grandi boschi di castagni e querce venne sottratto spazio per la coltivazione della vite e dell'olivo, che acquistò progressivamente importanza economica e fama internazionale. Al 1398 risale il primo documento notarile in cui il nome Chianti appare riferito al vino prodotto nella zona e nel '600 le esportazioni per l'Inghilterra non erano più un fatto occasionale. A partire dal '700, con la rinascita agraria della Toscana, il Chianti fu interessato dalla conduzione mezzadrile e il paesaggio si arricchì delle testimonianze di una diversa organizzazione del lavoro: a quel periodo risalgono gran parte delle case coloniche e le sistemazioni poderali ancor oggi esistenti. Dalla fine dell'800 alle soglie del terzo millennio, il vino Chianti Classico si è sempre più affermato sulle tavole di tutto il mondo, dando al suo territorio di produzione prosperità e benessere.

Le "capitali" del Chianti sono le città di Siena e Firenze e le sue terre si estendono proprio a cavallo tra le due province: si tratta di 70.000 ettari che comprendono per intero i comuni di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti e Radda in Chianti, in parte quelli di Barberino Val d'Elsa, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi, San Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa. Non è possibile ricondurre alla suddivisione comunale i vari tipi di suolo che caratterizzano il Chianti, tuttavia si può ugualmente dire che San Casciano in Val di Pesa presenta per lo più galestro, nel territorio di Greve in Chianti è fortemente presente un suolo argillo-calcareo che ritroviamo in tutte le zone di minore altitudine, il macigno costituito per lo più da rocce di arenarea accompagna la dorsale dei Monti del Chianti, l'alberese è presente in misura predominante nella parte centro-meridionale del territorio, il tufo caratterizza gran parte di Castelnuovo Berardenga. I rilievi con forte presenza di arenarie appaiono severi e scoscesi, quelli calcarei hanno forme più rotonde e morbide, ancor più dolci sono le colline con prevalenza di argilla. Ma un dato comune a quasi tutta la zona di produzione del Chianti Classico è la ricca presenza di scheletro, ovvero di ciottoli o sassi, in particolare di galestro. Quasi due terzi dell'intero territorio sono occupati da boschi. Presente un po' ovunque è la quercia, mentre il castagno è diffuso soprattutto nella fascia orientale del territorio; le conifere sono concentrate alle quote più alte e le pinete interessano le basse colline a sud di Firenze. La fauna non è più ricca come un tempo, ma ancora oggi è facile incontrare fagiani, cinghiali, lepri e caprioli.

Il clima del Chianti è di tipo continentale, con temperature anche molto basse in inverno, al di sotto dei 4-5 gradi, ed estati siccitose e roventi che vedono la colonnina di mercurio superare non di rado i 35 gradi. Discrete sono le escursioni termiche nell'arco della giornata e a ciò contribuisce anche un'altitudine piuttosto accentuata, che dai 250 metri giunge ai 600, superando gli 800 sui Monti del Chianti. Quanto all'andamento meteorologico, le precipitazioni annue si attestano attorno ai 700 - 800 millimetri di pioggia, con una certa prevalenza nel tardo autunno e in primavera. Le caratteristiche del clima, del terreno e delle altitudini, così sfavorevoli per gran parte delle colture agricole, rendono il Chianti una regione vocata alla produzione di vini di qualità: elemento caratteristico del paesaggio agrario chiantigiano sono infatti i filari di viti che si alternano agli oliveti. Circa 7.000 ettari di vigneto iscritti all'Albo della DOCG per la produzione di Chianti Classico fanno di questa denominazione una delle più importanti d'Italia. La zona viticola del Chianti è stata delimitata nel 1932 da un decreto ministeriale e da allora i confini sono rimasti invariati. Il decreto definiva la zona di produzione del vino Chianti Classico come la "zona di origine più antica", conferendole un attestato di primogenitura e riconoscendole un'identità tutta particolare. Già da allora l'attuale territorio del Chianti venne quindi riconosciuto come zona di produzione originaria per il vino Chianti Classico, un vino che, per distinguersi dai Chianti nati in seguito e prodotti in zone diverse dal territorio del Chianti, ha dovuto fregiarsi dell'appellativo "Classico". Classico significa quindi "il primo", "l'originale".

A sud di Siena ci sono altri famosi territori vinicoli, compresa la zona attorno a Montalcino, terra dei vini Rosso di Montalcino e Brunello di Montalcino, due vini che, come il Chianti Classico, contengono un'alta percentuale del grappolo di uva Sangiovese.

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